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Il giorno in cui dovrò partire spero soltanto di aver terminato la porta di camera mia. Voglio lasciare qualcosa che valga più di quel monitor spento che non racconta più storie da anni. Non ho mai avuto il tempo di finire di leggere quel libro, insieme ad altre storie di cui non conoscerò mai come vanno a finire. Ma non cambia la strada che percorro all'ombra di una parte di me, che mi riporta a casa ogni sera alle sei. Se non volesse dire nulla, vorrà dire che avrò sbagliato ancora, e di una vita vissuta da altri, avrò vissuto una vita intera di cose lasciate a metà.
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2. |
inevitabile
02:05
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Molte volte mi son chiesto chi m’abbia spinto a dire sempre di no, forse un tempo avrei detto si. Se sapessi perdere, non ripeteresti gli stessi errori che hai fatto e ancora fai; non te ne rendi conto che le cazzate, ad oggi, sono un peso. Non rivivo mai i vecchi ricordi. Non guardo mai le foto che posti. Inevitabile, prima o poi. Inevitabile, dirsi addio. Sono ormai così distante da quello che esisteva prima, troppe cose e troppi volti sono cambiati, ora non sorrido più come prima.
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3. |
sogno
02:18
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Scusami se non ti ho detto grazie, dopotutto è stato solo un sogno. Incubo prima del risveglio, soltanto un attimo troppo breve. Era solo un sogno. Livido è il mio cuore, a pensare a ciò che ho promesso. Ora resta soltanto il ricordo di ciò che è stato. Era solo un sogno. Di ciò che eravamo ecco cosa è rimasto. Mai noi non saremo qualcosa di più, che un triste ricordo o un sogno rimasto troppo a lungo nel cassetto delle cose dimenticate.
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4. |
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01:50
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5. |
indietro
03:04
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È inutile cercare di convincersi che il tempo possa tornare indietro. Stavo sistemando i miei appunti, senza riuscire a dargli un senso, così ho iniziato a copiare dai tuoi quaderni tutti i riassunti di una vita che ora non esiste più. Che cosa c'è scritto? "Dimenticherò". Mi hai chiesto “cos'hai?” Io, "non lo so". Non riesco a capire, qualcosa non va; non trovo me stesso in questa città. Ci siamo tenuti stretti ciò che per noi era più importante, dimenticando per un attimo la paura che un posto per noi al mondo non potesse esistere. Per questa volta riportarmi indietro, quando ancora esisteva qualcosa, ed il miglior tempo che abbia mai speso, non sarà quello passato al liceo.
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6. |
inverno
02:20
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Tutto ciò che è stato, ora non è che un ricordo debole, sbiadito, gelido, misero grido. In mezzo a tutto questo, domandarsi se sia il caso di rincorrere ciò che non è, ora non è più niente. È sempre inverno dentro di me. Aspettando questo sole, che scioglierà tutto. Una città senza vita è la speranza di sentire caldo. Solo un riflesso, in un vetro rotto, il mio volto congelato; una scia di orme è dentro me. È sempre inverno dentro di me.
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